Il piede rappresenta un eccelso capolavoro biomeccanico che esprime l’adattamento dell’uomo all’ambiente che lo circonda ed in particolare al suolo sul quale cammina ed alle calzature.
Il piede nasce prima della scarpa e come tale dovrebbe meritare qualche riguardo in più …ed invece viene maltrattato: il piede poggia a terra 3-4 milioni di volte e sopporta il peso medio di circa 14 mila tonnellate per una distanza che nella vita media di una persona equivale a 2 volte e mezza il giro del mondo.
Molto importante nella scelta delle scarpe: una scarpa deve essere comoda, molto comoda.
Deve poi abbracciare il vostro piede senza stringerlo eccessivamente, ma nemmeno deve lasciarlo scivolare al suo interno. In entrambi i casi si corre il rischio di rovinarsi come minimo le unghie, che se vanno a sbattere contro la tomaia possono procurarsi dei versamenti di sangue, diventare nere, ed, a volte, staccarsi.
La calzatura deve essere giusta, nè troppo lunga nè troppo corta. Per favorire i movimenti, la calzatura ideale deve essere almeno di 8/9 millimetri più lunga dell’alluce.
E’ sbagliato costringere un piede a pianta larga in una calzatura a pianta stretta e viceversa. Nella calzatura le dita devono rimanere aperte a ventaglio: massima inclinazione concessa all’alluce 15°
Il piede ha una sua tipica conformazione, anche se ognuno ha il suo con le sue piccole o grandi differenze. Per cui la forma con la quale si costruisce la scarpa è di importanza fondamentale e più è fedele all’anatomia del piede e meglio è. L’ideale sarebbe farsi fare una forma personale ma anche solo guardando una scarpa si possono fare già delle scelte oculate.
– Più la forma è “a piede”, più sarà comoda.
– Più la forma è “affusolata” meno sarà comoda.